“Nonostante il silenzio generale, sono giorni decisivi per il futuro dello stabilimento Pirelli di Figline. Per questo abbiamo presentato immediatamente un’interrogazione al Ministero dello Sviluppo Economico e teniamo la massima attenzione sul rapido evolversi della vicenda”. Questo il commento congiunto dei parlamentari valdarnesi del Movimento 5 Stelle, Massimo Artini e Samuele Segoni, e del gruppo consiliare.
Secondo quanto riportato da alcuni quotidiani nazionali, supportato dalle notizie provenienti dalla fabbrica e dai siti stranieri, sarebbe già in atto la trattativa per la cessione della divisione “Steel Cord”. In “pole” ci sarebbero la multinazionale coreana Hyosung e i belgi di Bekaert, seguiti da “due fondi di private equity, One Equity Partners (JP Morgan) e Unitas Capital”.
“Secondo Milano Finanza – sottolinea il Movimento 5 Stelle – <<l'azienda ha aperto la data room ed entro la fine di ottobre dovrebbero arrivare le prime offerte sul suo tavolo in modo da poter poi dare l'esclusiva o fare un altro giro di offerte>>. Obiettivo sarebbe quello di chiudere le trattative e annunciare l’accordo a novembre: non più un semplice socio di minoranza, ma l’ipotesi ventilata della vendita dell’intera divisione steel cord, la cordicella metallica dei pneumatici.
“Come riportato dalla stampa economica, la vendita al 100% di Pirelli Steel Cord Srl – che attualmente viene prodotto a Figline, Romania, Turchia, Cina e Brasile – varrebbe più di 300milioni di euro ma aprirebbe ben più serie preoccupazioni per il futuro dello stabilimento figlinese che attualmente occupa circa 390 dipendenti. Per questo abbiamo presentato un’interrogazione in Parlamento per chiedere di attivare immediatamente il Tavolo allo Sviluppo Economico come richiesto dalla Provincia di Firenze, dopo quello che si è tenuto in Regione all’inizio dell’estate e che ha avuto esiti negativi come ha annunciato l’assessore Simoncini” spiegano Massimo Artini e Samuele Segoni
“Al momento infatti, nonostante i proclami, non ci risulta che ci siano stati incontri al Ministero sul futuro della Pirelli, e ciò è preoccupante, considerato che è questo il momento perché tutte le istituzioni coinvolte facciano sentire forte la loro voce - proseguono i due deputati insieme al capogruppo del Movimento 5 Stelle a Figline, Andrea Frallicciardi - E’ necessario portare l’attenzione sulla trattativa in atto a tutti i livelli e ribadire forte e chiaro il concetto che la Pirelli è il presente e il futuro di Figline: è necessario fare fronte comune” concludono i due deputati.
Oltre all’interrogazione in Parlamento, il Movimento si sta muovendo anche in Comune, dove Frallicciardi ha presentato nell’ultimo consiglio una nuova mozione sulla Pirelli approvata all’unanimità dal consiglio: “La mozione ribadisce l’obiettivo di mantenere la struttura produttiva nella città di Figline come elemento fondamentale del tessuto produttivo del territorio, di salvaguardare il valore tecnologico delle produzioni, le competenze degli addetti, l’eccellenza tecnica e il ruolo primario della ricerca ed, in sintesi, di mantenere il livello occupazionale attuale senza disperdere alcuna professionalità”.
“Sono giorni cruciali per Figline – conclude il consigliere di opposizione – da una parte la battaglia sul Serristori, dall’altra il futuro della più importante realtà produttiva valdarnese: ogni attore coinvolto, dal Comune fino al Ministero, deve fare la sua parte non lasciando soli i lavoratori. Per questo chiediamo al sindaco e il consiglio comunale convochino immediata i rappresentanti sindacali per fare un punto della situazione di questa intricata vicenda”.
Ufficio Stampa MoVimento 5 Stelle
Figline Valdarno
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